PREMESSA.
Questo documento è un'analisi introduttiva che parte da una grande opportunità storica: il recente Accordo Commerciale firmato e ratificato fra il Perù, la Colombia e l’UE, che nel caso del Perú è entrato in vigore da Marzo dell’anno scorso, soprattutto in questa congiuntura di incertezze politiche e di difficoltà economiche che interessano l’Italia in particolare e l’Europa in generale, ma è anche una grande opportunità per affacciarsi in un poco finora conosciuto, ma in importante crescita, Paese emergente come il Perù, inserito nel contesto della Regione Latinoamericana, con il Brasile e il Messico Capolista trascinante di un’economia regionale e ove spicca la creazione dell’ Alleanza del Pacifico, che guarda ed è al centro del nuovo asse Asia –Sud Pacifico, e che possiede ingenti risorse naturali e che in un clima attuale di progressiva e costante stabilità politica e sociale si convertirà, in pochissimi anni, in un Polo di sviluppo e potere economico mondiale.
BREVE RASSEGNA STORICA.
Per comprendere l’attuale congiuntura economica mondiale è necessario avere una visione più approfondita dell’evolversi storico dei periodi immediatamente precedenti.
Nel 1945, dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Europa viveva il peggiore momento della sua storia: la sua infrastruttura era completamente distrutta e l’economia aveva esaurito tutte le sue risorse.
In una nuova e nascente Europa occidentale, gli Stati Uniti vollero creare le condizioni per l’inserimento del loro modello economico, così da poter fermare il crescente sistema comunista sovietico.
Fu così che nacque il “Piano Marshall” che permise all’America di creare le condizioni per un immediato e veloce risorgere, da un lato dei Paesi Europei e, dall’altro lato sul fronte Asiatico del Giappone, investendo risorse finanziarie e Know How tecnologico, che portò al potenziamento del sistema democratico.
Queste furono le condizioni per l’immediato sviluppo economico, tecnologico ed industriale dell’Europa Occidentale.
Con particolare riferimento all’Italia, le preesistenti capacità di inventiva sfociarono nel modello imprenditoriale, basato sulla fusione delle più sofisticate tecnologie, la gestione familiare dell’azienda e quell’innegabile e straordinaria capacità creativa, innovativa ed estetica del fare.
Negli ultimi venti anni questo scenario ha subito un mutamento radicale con l’intervento di tre fattori che hanno trasformato la realtà geopolitica internazionale.
Il primo fenomeno ha prodotto un effetto domino caratterizzato dall’avvento della rivoluzione delle tecnologie informatiche, dall’apparizione del fenomeno internet e quindi del nuovo concetto di globalizzazione o di mondo globale, come meglio lo si voglia definire.
Il secondo fenomeno, non meno importante, simboleggiato graficamente dalla caduta del Muro di Berlino, è stato il crollo dell’egemonia del sistema comunista e dell’Unione Sovietica che veniva sgretolata e smembrata, perdendo la sua forza ed importanza nello scenario mondiale.
Il terzo fenomeno, probabilmente più importante di tutti in questo nuovo contesto globale, è rappresentato dall’entrata in scena della Cina che, negli ultimi 30/40 anni dopo la cosiddetta Rivoluzione Culturale, rappresentò un momento di svolta storico nella progressiva trasgressione e nel mutamento ideologico verso una posizione di pragmatismo ibrido che, da una parte manteneva e tutt’oggi mantiene le condizioni di rigidità del controllo politico-statale basato sul centralismo tipico della concezione ideologica del Marxismo maoista e dall’altra parte creava delle condizioni realistiche di apertura controllata alla grande fonte di capitale proveniente dal ricco Occidente, attratto quest’ultimo da bassi costi di produzione e di manodopera.
A questo si aggiunga lo sviluppo da parte della Cina di una pianificata e mirata politica di assorbimento delle tecnologie provenienti dai Paesi sviluppati, soprattutto dai vicini giapponesi e coreani del Sud.
Sotto l’influenza di questo ibrido modello la Cina è cresciuta durante questi ultimi 30 anni con un ritmo di addirittura 2 cifre di PIL, concorrendo apertamente nei Mercati Internazionali con l’industria occidentale.
In una prima fase, soltanto 10/15 anni fa, lo sviluppo e la crescita di una mostruosa industria cinese, avida di ingenti risorse naturali per la sua continuità, hanno permesso e creato le condizioni affinché certi settori, certe aree geografiche e certi paesi abbiano avuto un primo stimolo nella formazione di un nuovo e vasto mercato di materie prime, come per il Sudamerica ed il Perù in particolare.
Oggi, queste cosiddetti “paesi emergenti”, la stessa Cina, il Brasile e il Messico stanno creando le condizioni per un velocissimo processo tecnologico affinché si riducano drasticamente le disuguaglianze sociali e le soglie di povertà.
L’attuale scenario geopolitico internazionale, caratterizzato dal fenomeno della globalizzazione e dalla interconnessione informatica, ha creato i presupposti affinché Regioni come il Sudamerica e Paesi come il Perù abbiano raggiunto delle solida fondamenta macroeconomiche, supportate dalle immense risorse naturali e soprattutto affinché si inneschi una nuova e crescente classe media con sempre più capacità di acquisto.
CONCLUSIONE.
Gli analisti hanno previsto che l’attuale crisi economica, originata nel 2008 con il fallimento dei Lehman Brothers e la crisi dei mutui sub prime, avrebbe avuto approssimativamente una durata di dieci anni. I primi cinque per assorbire il debito finanziario mondiale causato dai cosiddetti “titoli spazzatura” e gli altri cinque anni per una graduale ma lenta ripresa fino a raggiungere i livelli di crescita precedenti alla stessa crisi.
Questo periodo è l’inizio della ripresa durante il quale l’Unione Europea, progetterà per il prossimo piano settennale (2014/2021), le nuove politiche economiche, finanziarie e del sistema bancario che daranno un grande impulso ed un forte appoggio a tutte le nuove iniziative, che serviranno per rendere l’Europa ed il suo tessuto produttivo imprenditoriale più competitivo nel mondo globalizzato.
Oggi è tempo di genesi, tutto sta per accadere perché sta arrivando il treno della storia e noi non dobbiamo lasciarlo passare.
Autore: Avv. Martín Armando Lozano Bazán, Rappresentante Legale della Bridge Trading Company S.r.l. (BTC S.r.l).